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Elenco completo

Voglio andare a vivere in campagna

di Gigi Cavalli

Post-Covid19: più che triplicate le richieste di seconde case in Val Taro e Val Ceno

Da sempre il mantra delle persone che scelgono il nostro Appennino per l’acquisto della seconda casa è: “Mi piacerebbe trovare una casetta indipendente, con un po’ di terreno da coltivare e in posizione possibilmente tranquilla o anche isolata”. Ma nel post pandemia questa sembra invece essere diventata la norma, e le richieste con queste caratteristiche sono diventate la totalità.

Anche l’affitto “a lungo termine” è tornato alla ribalta e ogni giorno sono quattro o cinque le telefonate per chiedere disponibilità di case con giardino. Sembra quasi di essere tornati agli anni Settanta/Ottanta, quando era consuetudine trascorrere le vacanze in Valtaro per tutta la stagione estiva. Oggi, a differenza di allora, i soggiorni sono più brevi e durano mediamente una settimana o il tempo di un weekend.

Le richieste provengono in larga percentuale da Parma e provincia, in netta controtendenza rispetto al passato, quando il mercato provinciale si era sempre attestato intorno al 10%. Questo dato di fatto ribalta quel 90% che appartiene al popolo delle seconde case proveniente dalla Lombardia (Olanda e Belgio appartengono invece ad un’altra realtà ben consolidata).

Ciò che attira è la possibilità di avere un’alternativa all’appartamento e alla città, nonché la possibilità di poter disporre di più ampi spazi, con un grado di vivibilità maggiore e in un ambiente meno inquinato. Ma non solo: c’è la presa di coscienza di uno stile di vita che contempli la possibilità di gestire le distanze, visto che in meno di un’ora d’auto si è, indiscutibilmente, in un “altro mondo”; e infine, ma non per ultimo, c'è anche l’esigenza di investire i propri risparmi in qualcosa di più stabile.

Da non sottovalutare infine è stato il contributo messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna e destinato a chi compra o ristruttura immobili nelle aree montane: un‘opportunità per coppie o nuclei familiari hanno scelto di spostarsi a vivere nei paesi dell’Appennino.

Sono questi alcuni dei motivi che nel periodo di pandemia hanno spinto molte persone a cercare una valvola di sfogo in Appennino, in un luogo ritenuto "più sicuro". Un ambiente rurale, con i sui tempi, le sue tradizioni ed il suo stile di vita sembra essere diventato un’ambizione comune a portata di mano, così da far apparire la vita di campagna, nella sua semplicità, la panacea di tutti i mali.