di Gigi Cavalli
La casa del Mago Zurlì
Un ricordo legato alla sua "casa vacanza" in Valtaro
Era una sera d’estate. Tornai a trovarlo perché voleva rivendere il casale acquistato qualche anno prima. Ne parlammo nel soggiorno, davanti alle finestre aperte sui boschi della Val Baganza. Cino Tortorella aveva acquistato questa proprietà a Pagazzano, a pochi chilometri da Berceto. La casa scelta per trascorrere le vacanze con la sua famiglia per cinque anni.
Rispetto al passato quella fu l’unica sera in cui ebbi modo di fare una chiacchierata con lui. Era solo in casa e forse quella chiacchierata con uno “sconosciuto” cadeva a pennello. Traspariva in ogni caso il fatto che amasse starsene appartato a casa sua. Mi raccontò del suo passato televisivo, dalla sua iniziale popolarità alla recente diatriba con l’Antoniano di Bologna. Mi disse anche del senso di imbarazzo per i complimenti, specialmente nei ristoranti che frequentava abitualmente per la grande passione culinaria.
Il quadro che emergeva era sicuramente di una personalità complessa e riservata, che lasciava poco spazio all’ironia e alla confidenza, forse per proteggersi proprio da quel mondo che lo aveva consacrato alla popolarità. Un tratto caratteriale difficile da immaginare, specialmente se lo rammentiamo con la “divisa” e la bacchetta magica tipica del Mago Zurlì. Chi non ricorda l’allegro personaggio che gli diede popolarità nella trasmissione “Zecchino d’oro”?
Prima di salutarci mi volle regalare il libro “Carosello” con allegato il DVD delle storiche pubblicità: "Tenga, dentro ci sono anche i caroselli che registrai negli anni ’70, tra cui quello famoso che senz’altro ricorderà: « Ai bambini buoni... la dolce Euchessina »...".