di Gigi Cavalli

I vestiti erano ordinatamente ripiegati sulla sedia accanto al letto, la caffettiera sulla stufa e la scatola di latta dei biscotti sul frigorifero. Anche le scarpe erano ancora sotto al tavolo della cucina.
Ho pensato all’anno precedente, a quando Ida, la proprietaria, probabilmente uscì in ciabatte. Vedova da qualche anno viveva sola, a novant’anni suonati, con i suoi gatti: Inferno e Attila.

Non la conoscevo personalmente, però stasera sto pensando a lei… mi aiutano le fotografie in bianco e nero sul comò, il l vestito nero con i fiorellini bianchi nell’armadio accanto a quello blu del marito.
Quando sono andato a fotografare la casa, ad un passo da Bedonia, un signore anziano, bastone intagliato, camicia a quadri e cappello in testa mi ha raggiunto per parlarmi di lei: “Andiamo dentro così ti spiego meglio”.

Ora che abbiamo preso confidenza mi racconta un aneddoto simpatico quanto curioso: “Senti il ruscello in fondo al prato? Sai che quando veniva qualcuno a trovare Ida li portava sempre laggiù dall’acqua e quando i pesci la vedevano arrivare uscivano dalle tane per girarci intorno. Sai, li aveva addomesticati, lei parlava alle trote e una, la più grande, la chiamava anche per nome… Lella.”.